La città

Napoli è il capoluogo della Campania. La città si affaccia sulle acque del Golfo omonimo, esteso da Punta Campanella a Capo Miseno, che fronteggiano le isole di Capri, Ischia e Procida, e dominato al centro dalla mole del Vesuvio, tra i più importanti vulcani attivi del mondo.

La città ha origini greche che risalgono al VII secolo a.C., allorché i cumani fondarono l’insediamento di Parthenope sulla cima del monte Echia. Intorno al 475 a.C., in seguito a una vittoria dei cumani sugli etruschi, viene fondata una nuova città Neapolis, poco ad est di Parthenope, da allora identificata come Palaepolis.

Mentre le tracce del primitivo insediamento sono in gran parte scomparse, l’impianto viario di Neapolis è ancora esistente nella moderna Napoli, il cui nucleo antico del centro storico è segnato da una griglia di tracciati ortogonali tra loro, costituita da tre vie principali orientate est-ovest dette Plateiai, collegate da lunghi vicoletti detti Stenopos, rinominati rispettivamente Decumani e Cardini in età romana.

A partire dal medioevo e poi in età moderna l’abitato si è sviluppato ad ovest, verso le colline del Vomero, la riviera di Chiaia e il capo di Posillipo.

Riassorbita nell’ambito dell’Impero bizantino durante il VI secolo, Napoli diviene progressivamente un ducato autonomo, fino all’avvento dei normanni nel 1139 che riuniscono l’intero Meridione d’Italia in un regno.

L’imperatore Federico II di Svevia vi fonda l’Università nel 1224, ma è solo con la conquista angioina nel 1266 che la città diventa capitale, status conservato anche durante la dominazione aragonese, durata dal 1443 al 1503, anno in cui Napoli diventa un viceregno spagnolo retto fino al 1707. Dopo la breve dominazione austriaca nel 1734, Carlo di Borbone avviò la dinastia sopravvissuta, al netto del decennio napoleonico, fino all’Unità d’Italia.

Ciascuna epoca della città è testimoniata da numerosi e importanti monumenti e opere d’arte che nel 1995 hanno portato l’UNESCO a dichiarare il centro storico di Napoli Patrimonio dell’umanità.

Alla fase antica risalgono gli scavi dell’area del Foro, al di sotto del complesso medievale di San Lorenzo maggiore, la villa imperiale Pausilypon (“fine degli affanni”) da cui deriva il toponimo Posillipo e le collezioni del Museo Archeologico Nazionale, arricchite dagli straordinari reperti degli scavi di Pompei ed Ercolano, nonché dai grandi marmi romani farnesiani.

La prima cattedrale costantiniana, col battistero di San Giovanni in fonte, racconta la fase paleocristiana, ma ancor più ricca è l’edilizia religiosa gotica realizzata sotto gli angioini, che innalzano la nuova cattedrale di Santa Maria Assunta, e favoriscono numerose fondazioni conventuali in città come il monumentale monastero di Santa Chiara. Alla dinastia francese spetta la costruzione di Castel Nuovo, anche detto Maschio angioino, benché quasi del tutto rifatto da Alfonso I d’Aragona, celebrato dal fastoso arco di trionfo all’ingresso. Il castello si inserisce in un sistema dotato di altre quattro fortezze (Castel dell’Ovo, Castel Sant’Elmo, Castel Capuano, Castello del Carmine) dislocate in punti strategici in continuità con la cinta muraria turrita di cui sopravvivono larghi tratti e le porte rinascimentali Capuana e Nolana.

L’età barocca vede la fondazione o la trasformazione di edifici preesistenti con un tripudio di affreschi, marmi, pitture e stucchi esuberanti, ammirabili in tanti monumenti come la Real Cappella del Tesoro di San Gennaro o La Certosa di San Martino. Alla dinastia borbonica sono collegate le grandi regge cittadine: il Palazzo Reale in Piazza del Plebiscito, chiusa al capo opposto dalla mole neoclassica e dal porticato della chiesa di San Francesco di Paola, e la reggia di Capodimonte, sede del museo omonimo, immersa nel Real Bosco settecentesco, autentico polmone cittadino.

A pochi passi dalla sede congressuale è possibile immergersi tra le meraviglie di Napoli:

  • Spaccanapoli, celebre via che attraversa il centro storico e conduce verso tantissimi monumenti e chiese storiche.
  • Basilica di Santa Chiara e il suo Chiostro maiolicato.
  • Chiesa del Gesù Nuovo e l’omonima piazza, uno dei luoghi simbolo della città.
  • Cappella Sansevero con il celebre Cristo Velato.
  • Piazza San Domenico Maggiore e la chiesa omonima.
  • Piazza del Municipio con il Maschio Angioino.
  • Via Toledo per una passeggiata tra negozi storici, caffè e gallerie d’arte.
  • Palazzo Reale e Piazza del Plebiscito, cuore dei grandi eventi pubblici, insieme al caffè storico Gambrinus
  • Monastero e Museo di San Martino e Castel Sant’Elmo, raggiungibili anche a piedi o con la funicolare, offrono viste spettacolari sulla città.
  • Chiesa di Sant’Anna dei Lombardi.
  • Museo Archeologico Nazionale.
  • Lungomare di Napoli, Via Caracciolo, che offre una magnifica passeggiata con vista sul Golfo di Napoli.